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50° Trofeo Vallecamonica, 11-13 giugno 2021

Archiviata anche la 50° Edizione del Trofeo Vallecamonica, appuntamento importantissimo per la gara in salita, dopo un anno di fermo a causa della pandemia.
Tornata valida per il Campionato Italiano Velocità Montagna, la manifestazione ha riscosso moltissimo successo e numerosi son stati i piloti iscritti, da tutte le parti d’Italia, oltre a qualche partecipazione extra confine.

Un compleanno importantissimo per uno degli appuntamenti più attesi dai numerosi amanti della specialità, molto apprezzato grazie alla conformazione naturale del tracciato: una parte più tecnica iniziale che viene sostituita, nella seconda metà, da tratti decisamente più veloci e da “pelo”.

Gli specialisti della disciplina, primi su tutti Christian Merli e Simone Faggioli, si sono sfidati ancora una volta sul filo dei secondi: alla fine delle “ostilità”, l’ha spuntata il toscano, aggiudicandosi la vittoria.
Entrambi i piloti, sia in gara 1 che in gara 2, sono riusciti ad abbassare il precedente record del tracciato, appartenuto allo stesso Merli.

Il fine settimana motoristico, per il sottoscritto, si è sviluppato tra alti e bassi: partito un po’ in sordina, per via delle prestazioni medio-basse, a livello di tempi, sono riuscito a migliorare il secondo crono del sabato pomeriggio.
La domenica mattina ho abbassando ulteriormente, fermando il tempo sui 5 minuti e 34 secondi, di circa nove secondi più alto del mio precedente record personale, effettuato nel 2019 con coperture slick.
La seconda salita della domenica invece è stata più a “corrente alternata”, nel vero senso del termine: pronto per avviarmi alla partenza, la mia Peugeot 106 Rallye ha deciso di non partire.
Come sempre, decisivo l’intervento di Alessandro Leidi e di suo zio Angelo Franzoni, della EFFELLE Motorsport, i quali mi han permesso di partire, avviandomi l’auto con una batteria supplementare.

Condizionato dalla situazione e anche della minor tenuta degli pneumatici sulla sede stradale rispetto alla mattina, ho effettuato la seconda metà della manche pomeridiana alzando il piede e limitandomi a portare l’auto alla fine che, fortunatamente, ha tenuto duro fino al parco chiuso, quando si è poi spenta definitivamente.

In linea di massima, ho sempre cercato di dare quasi il massimo, con un po’ di riserva per via della scarsa fiducia nelle gomme, seppur sempre parecchio lontano dai tempi degli avversari di classe.

Un ringraziamento, come sempre, alla EFFELLE Motorsport per l’assistenza e alla mia ragazza Veronica per avermi seguito, ancora una volta, nella mia passione.

Di seguito, alcune immagini del fine settimana e il video del cameracar del primo passaggio della domenica:

 

https://www.youtube.com/watch?v=74jH6a83wm8&t=277s

7° Camunia Rally – 15/16 maggio 2021

Sabato 15 e domenica 16 maggio è andata in scena la settima edizione del Camunia Rally.
Le tre prove, ognuna delle quali andava ripetuta due volte, hanno visto imporsi il locale Ilario Bondioni, su Skoda Fabia omologata R5, che l’ha spuntata sull’agguerrito Mabellini, a bordo di una vettura identica, per soli 4 decimi di secondo sul crono totale.

Non è mancato lo spettacolo, con i molti piloti camuni presenti nell’elenco iscritti che hanno saputo fare la voce grossa nei rispettivi gruppi e classi.

Le condizioni meteo, tranne per le speciali della domenica mattina, sono sempre state abbastanza incerte.
Gli ultimi due passaggi, addirittura, sono stati interrotti e alle vetture mancanti è stato dato l’ordine di passare in trasferimento, a causa della pioggia che ha iniziato a battere sul percorso e delle coperture da asciutto montate sulle auto, non adeguate al tipo di fondo che andava presentandosi.

Personalmente, ho goduto molto di questo fine settimana, ho potuto riassaporare le sensazioni di tempo fa quando, spesso e volentieri, mi arrampicavo su qualche muro, in prossimità di chicane e tornanti, per apprezzare le gesta degli equipaggi a bordo delle vetture portate al limite.
E, come succedeva proprio qualche tempo fa, mi sono munito di macchina fotografica, così da poter immortalare le vetture durante i vari passaggi.  

Oltre alla compagnia femminile, sicuramente in questa occasione mi è mancata la mia fidata Peugeot 106 Rallye stradale, a causa di qualche noia meccanica che non mi ha consentito di farla uscire dal box e, conseguentemente, di farmi fare un salto all’indietro di una quindicina d’anni, quando il connubio Prova Speciale-Peugeot 106 Rallye-zaino-panini-macchina fotografica era pressoché indissolubile e lo standard di moltissimi fine settimana al profumo di benzina additivata.

Di seguito, alcune foto da me scattate nella due giorni rallystica:

 

 

 

 

 

 

 

Ricerca sponsor – Stagione 2021

Dopo un anno difficile a causa della pandemia che non vuole abbandonarci, per la stagione agonistica 2021 la speranza e la volontà son quelle di fare il pieno di 100 ottani alla mia Peugeot 106 Rallye e di riaccendere il motore!

L’obiettivo è quello di effettuare alcune gare del Campionato Italiano Velocità Montagna e del Trofeo Italiano Velocità Montagna.

Per agevolarmi un pochino il compito ed aiutarmi nelle spese, sono alla ricerca di sponsor.

Allego una locandina nella quale sono elencati i vantaggi per i patrocinatori.

I miei recapiti sono:

Cellulare: 340.1400783
Email: maurimagricorse@gmail.com
Email: info@mauriziomagri.it

 

L’arrivo a casa

Dopo l’ultimo fine settimana tra le montagne camune, la Delta Integrale 16v ha preso la via di casa, destinazione il mio box.

Per i primi giorni l’ho ricoverata nel secondo box, quello singolo, di “servizio”, nel quale macchina e carrello sono entrati di misura e la serranda si è chiusa per due dita (letteralmente!!).

 

Qualche giorno dopo ho fatto cambio di alloggio, “relegando” (con un po’ di dispiacere, lo ammetto!) la Peugeot 106 Rallye che uso per correre in salita sul carrello e trasferendo la Delta nel box più grande, quello che io considero la mia “officina”, la mia seconda casa.

Qui, ho iniziato a svuotare l’auto degli interni, così da poterli catalogare, verificarne la bontà e poter agevolare nel compito di “alleggerimento vettura” Andrea (BossAuto  http://www.bossauto.it), al quale ho deciso di rivolgermi ed affidarmi per le operazioni di ripristino e restauro meccanico e di carrozzeria.

Nel frattempo, su segnalazione di Alessandro, sono andato a visionare un’altra Lancia Delta, in allestimento 1.6 GT i.e., destinata a fare da eventuale donatrice alla mia per quanto riguarda alcune componenti: difatti, le Delta prodotte sul finire della serie, anche nelle connotazioni più “civili”, venivano comunque impreziosite con particolari dell’allestimento comuni alle “sorelle più muscolose”, oltre, comunque, a condividere molte altre parti, come il cruscotto, pannelli porta e plastiche varie degli interni.

Anche in questa occasione, l’affare si è concluso e, qualche giorno dopo, mi sono impadronito anche della GT; Alessandro, ironizzando sull’operazione, ha sottolineato il fatto che mi sia portato a casa due Delta in meno di un mese, un record!

La mattina del 12 ottobre, di buon’ora, son partito alla volta della Brianza e ho ritirato la seconda Delta, dirigendomi poi direttamente a Rosta, in provincia di Torino, dove Andrea e gli amici mi attendevano, impazienti di darmi una mano a “cannibalizzare” la donatrice.
La sera, con un bel po’ di plastiche smontate dalla Delta, son ripartito verso casa.

 

Le due settimane successive mi son servite, nei ritagli di tempo, per finire di svuotare l’Integrale 16v.
I sedili e i pannelli porta sono stati affidati alle sapienti mani di Luca, il quale, con la collaborazione del suo tappezziere, provvederà a farli restaurare e rivestire, andando a sostituire i tessuti e l’alcantara ove sbiaditi, rovinati e strappati.

 

Nel fine settimana a cavallo tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, invece, ultimo di libertà pre-seconda chiusura per Covid19, ho trasferito l’Integrale 16v a Rosta, alla BossAuto, così che Andrea potesse iniziare a controllarla, sia meccanicamente che di carrozzeria.

 

Dopo un primo esame superficiale, il quale non ha evidenziato vizi gravi, solo grazie ad un’analisi più attenta si è potuta constatare, purtroppo, una problematica importante alla scocca, la quale, tempo addietro, era stata raddrizzata, a seguito probabilmente di un’uscita di strada con conseguente probabile capottamento. Lo si è potuto notare dal montante anteriore lato passeggero, leggermente più basso di quello lato guida, e del profilo del tetto, più spiovente a sinistra rispetto a destra.
La notizia, arrivatami giovedì 5 novembre, mi ha abbastanza spiazzato, anche perché, fino a quel momento, avevo sempre riposto tutte le mie speranze e la mia fiducia proprio nella bontà del telaio.

Di seguito, alcune immagini che, ad un occhio attento, dimostrano la piega diversa del tetto a destra e a sinistra:

 

Un altro lavoro, sicuramente non preventivato, si è aggiunto così alla già lunga lista: la messa in dima, su piano di riscontro.
Con l’occasione, si procederà a rinforzare la scocca nelle zone più delicate, a prescindere dalla botta presa.

[continua…]

Auto e Moto d’Epoca, Padova 22-25 ottobre 2020

Altra tessera che va a completare il mosaico di 106rallye.it Club Italia la partecipazione alla fiera Auto e Moto d’Epoca di Padova, andata in scena dal 22 al 25 ottobre, uno degli appuntamenti più importanti per gli appassionati del genere, sicuramente la meta principale a livello europeo.

Iniziamo subito da un ringraziamento particolare, anziché lasciarlo alla fine, quello rivolto al Club Storico Peugeot Italia, che ci ha dato la possibilità di partecipare alla manifestazione, sotto la sua egida, con la formula “Peugeot Insieme”, unendo le forze in un unico stand e condividendo lo spazio con gli altri club di marca (Passione Peugeot e 406 Coupé Club Italia).
Uno spazio dedicato anche ad una bellissima Peugeot 205 CTI, in rappresentanza di “I love 205”, il censimento gratuito di tutte le 205 presenti sul territorio italiano, con l’intento di avvicinare gli appassionati di questo modello al Club Storico Peugeot Italia.

Per il nostro club è stata un’occasione importantissima per pubblicizzare l’attività costante che viene svolta, soprattutto al servizio degli appassionati possessori delle versioni di punta del modello 106 e non solo, andando ad abbracciare, come da statuto e da nostra filosofia, anche le variabili più interessanti degli altri modelli più o meno coevi.

Ha suscitato molto interesse la vettura da noi esposta, una bellissima Peugeot 106 Rallye nera prima serie, di proprietà di Ambra Girotto e Franco Schiavon, i genitori del nostro caro amico Alberto, i quali hanno voluto rendere omaggio al figlio scomparso acquistando e restaurando una vettura identica a quella da lui, anni prima, riportata allo splendore e all’originalità del prodotto nuovo e successivamente donata dal Club al Museo de l’Aventure Peugeot in Francia.
Tra i tanti curiosi, sicuramente emozionante è stata la visita di una degli ex proprietari della “Fenice” di Alberto, la quale, vedendo la vettura gemella di quella che le era appartenuta dal 1999 al 2003, si è commossa e si è fermata a parlare, raccontando qualche aneddoto della sua auto.

I quattro giorni di fiera sono stati per noi comunque fruttiferi, nonostante la poca affluenza generale e una manifestazione abbastanza sottotono rispetto alle precedenti edizioni, a causa sicuramente dell’emergenza sanitaria che non accenna a smorzarsi.
Moltissimi appassionati si sono infatti fermati presso il nostro stand, chiedendo informazioni, richiedendo il tesseramento e volendo affiliarsi a noi, così da sentirsi rappresentati, essere seguiti a livello burocratico e poter partecipare ai nostri incontri e raduni durante l’anno.
Motivo d’orgoglio, per il club, sentir uscire dalla bocca di alcuni visitatori “son passato apposta per voi”.

In conclusione, un ringraziamento ai membri del direttivo che, da mercoledì, hanno allestito lo stand e presenziato incessantemente alla manifestazione, nuovamente al Club Storico per credere nelle nostre potenzialità, a tutti gli appassionati che ripongono fiducia nel nostro operato e non mancano mai di dimostrarcelo e agli amici del Lancia Delta Integrale Club, ancora una volta preziosissimi con i loro consigli e suggerimenti.

Di seguito, alcune foto dello stand Peugeot Insieme:

Altre foto della fiera:

Giro della Vallecamonica e Val di Scalve, 15 agosto 2020

C’è chi passa il giorno di ferragosto in giardino a fare grigliate di carne o pesce, chi in piscina, chi su una sdraio a prendere il sole e chi, invece, ne approfitta per fare un giro in auto, un bel tour della Valcamonica e della Val di Scalve.

Detto, fatto. Io ed alcuni amici del “106Rallye.it Club Italia” ci siamo organizzati qualche giorno prima e il 15 agosto, di buon’ora, ci siamo ritrovati nel parcheggio del cimitero di Malegno, “zona calda” solitamente adibita a paddock, in occasione del Trofeo Vallecamonica “Malegno-Ossimo-Borno”, quest’anno purtroppo non andato in scena a causa del Covid19.

Un bel gruppetto di auto, composto da Peugeot 106 Rallye prima e seconda serie, con un’intrusa di lusso, la bellissima Opel Corsa A GSi nera di Andrea Bossuto.
I nomi dei partecipanti, come a voler fare l’appello…anzi, meglio, quasi a voler leggere l’elenco iscritti:
Matteo Kogliodima e Valentina Nurisso su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Nicola Bonetti sempre su Peugeot 106 Rallye 1300cc, Stefano Celadon su Peugeot 106 Rallye 1600cc 16V, Maurizio Magri e Veronica Andreolli sull’altra Rallye 16V presente, Alessandro Cella e Silvia Corradino sull’ultima 106 Rallye 1300cc della “spedizione” e, appunto, Andrea Bossuto ed Elisa Pacchiardo sulla Opel Corsa di cui sopra.

Abbiamo “preso il via” dalla partenza della “Malegno-Borno” e abbiamo affrontato i quasi nove chilometri che fanno da palcoscenico alla mitica gara in salita, un bellissimo nastro d’asfalto che collega i due comuni, attraversando anche l’abitato di Ossimo, altro comune interessato dalla cronoscalata e fucina di piloti locali dal piede molto pesante, che, nel corso degli anni, si son dati battaglia e continuano a sfidarsi tra tornanti ed allunghi della Strada Provinciale 5, sempre alla ricerca del miglior tempo cronometrato.

Oltrepassata la zona del “parco chiuso”, solitamente allestita all’Edil Partì di Borno, abbiamo scollinato dopo Croce di Salven, proseguendo verso Paline, affrontando alcuni tratti in discesa di speciali rally che, negli anni novanta, venivano affrontati nel senso di marcia opposto, e sconfinando poi nella provincia Bergamasca.
Arrivati a Dezzo di Scalve, abbiamo svoltato in direzione Colere, dove ci siamo fermati per sgranchire le gambe e scattare qualche foto di gruppo.

Ripartiti, abbiamo attraversato la Val di Scalve e i paesi di Teveno, Bueggio, Vilminore, Vilmaggiore, Barzesto e Schilpario, spingendoci ad affrontare il bellissimo Passo del Vivione, caratterizzato dalla sua sede stradale molto stretta e tortuosa.

Arrivati al rifugio del passo, situato a 1827 metri di altitudine, ci siamo fermati per il pranzo, apprezzando le specialità della buona cucina locale.

Dopo mangiato, recuperate le vetture, siamo ripartiti, percorrendo il tratto di strada che dal passo scende verso Forno Allione, paese della Valsaviore, situato in medio-alta Valcamonica.
Da qui, abbiamo affrontato la Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola, più comunemente ed affettuosamente chiamata, dagli abitanti camuni, “superstrada” o semplicemente “super”.

Usciti a Cividate Camuno, abbiamo ripercorso parte della strada del Trofeo Vallecamonica, fino al bivio di Lozio, dove ci siamo fermati per l’ultima sosta fotografica, prima di riprendere la marcia in direzione Villa di Lozio ed affrontare la stupenda Strada Provinciale 92, una volta campo di battaglia nel “Campionato 2 Litri Coppa Italia” e, nella storia più recente, palcoscenico prima del “Rally Ronde ACI Brescia – Memorial Gian Mario Mazzoli” e poi del “Camunia Rally” edizione 2019.

Per non venir meno poi alla tradizione, la serata si è conclusa…con una grigliata di carne a Villa di Lozio!!

Una giornata bellissima, nella splendida cornice naturale offerta dalle mie montagne, il tutto condito da amici speciali, auto stupende e ottimo cibo.

Testo: Maurizio Magri
Foto: Veronica Andreolli

Alby for Friends, 12 luglio 2020

Eccoci qui, di nuovo riuniti per te, Grande Amico!

Questa volta però non per renderti omaggio in modo triste, ma per fare festa, una festa dedicata a te.
A te che ci sei, che sei presente, quasi palpabile: la tua Titty al centro dell’attenzione, prima cosa che si avverte, non appena si apre il portone, prima cosa che si mette a fuoco nella penombra del capannone, se si proviene dalla luce accecante dell’esterno.
E ancora tu, che sembri voler saltar fuori dalle cornici delle foto stampate nell’ufficio del papà Franco, con quelle espressioni così belle, così tue.

Il tuo Maggiolone Cabrio scappottato che osserva la tua Honda Transalp a pochi metri dalla Vespa PX azzurra, in un contorno infinito di oggetti, dal sapore misto tra vintage e rockabilly, disposti su soppalchi, mensole e scaffalature.

E poi, appunto, i tuoi amici: già, prima ancora che essere soci di club o compagni di ballo, Amici, con la “A” maiuscola!

Il tutto racchiuso in una bellissima giornata, organizzata da mamma Ambra e papà Franco, iniziata con il ritrovo presso il garage, proseguita con il giro panoramico in auto del Montello, da Nervesa della Battaglia a Montebelluna, e ritorno, dove, ad aspettare la comitiva, una succulenta grigliata di carne, il tutto accompagnato da buona musica di sottofondo.

I genitori, commossi hanno accolto i partecipanti come una ventata di aria fresca, di positività.

Non sono mancate, ovviamente, le belle auto, quelle a cui tu tanto tenevi, delle quali eri appassionato: regina della giornata, neanche a dirlo, la tua splendida ed immacolata Lancia Delta Integrale “Evoluzione 2”, accompagnata da alcune Peugeot 106 Rallye e GTi e da altrettante Lancia Thema.

Amici accorsi da più angoli d’Italia, venuti a salutarti e a festeggiarti: tutti insieme, solo per te. Tutti insieme, per un grande amico!

Ciao Alby!

“Io e la mia auto” – Storia della passione, amore e dedizione per la piccola Peugeot 106 Rallye di Andrea Bossuto

Andrea Bossuto, di Rivoli (TO), classe 1990, è forse il proprietario del maggior numero di Peugeot 106 su suolo nazionale.
Difatti, ne possiede ben otto.Quattro prima serie Rallye 1300cc, di cui tre stradali e una in allestimento Gruppo N, due smontate per uso ricambi, oltre a due 106 seconda serie Rallye 1600cc 8V.Un amore nato nell’ormai lontano 2005, quando il fratello maggiore ha acquistato la sua prima Peugeot 106: una Rallye 1.3 prima serie, bianca.

Per Andrea è stato amore a prima vista, da quel giorno in lui è scattato qualcosa che lo ha portato, a distanza di anni, a diventantare un vero e proprio esperto del modello, punto di riferimento anche per i numerosi amici e conoscenti, anch’essi proprietari, che si rivolgono a lui per piccole riparazioni, restauri, assistenza, consigli e suggerimenti.

Compiuti i 18 anni, ha pregato il fratello di vendergli la vettura, allora non completamente originale dal punto di vista meccanico.
A seguito poi di un incidente, che, fortunatamente, non ha compromesso in modo significativo la vettura, la Rallye è stata completamente smembrata e portata a telaio, per poi essere ricostruita e rimontata con ricambi assolutamente originali e di serie, proprio come appena uscita dal concessionario.
Un’operazione sicuramente azzardata per l’epoca, quando le 106 si trovavano ancora a poco, quando, appunto, sarebbe valsa la pena comprarne un’altra, non incidentata; ma Andrea voleva proprio quella, la sua prima auto, voleva aggiustarla, sistemarla, utilizzarla nuovamente.

Il lavoro di riassemblaggio, fatto da lui in casa a tempo perso, è durato più di un anno, comprese le ore in verniciatura, fatta fare a terzi, ed è terminato nel 2010.

Questa vettura è anche lo splendido esemplare comparso nel servizio e sulla copertina del numero di agosto 2014 di Automobilismo d’Epoca.

Un punto di riferimento, Andrea, lo è anche per il neonato 106Rallye.it Club Italia, costituito ad inizio 2020, ma, di fatto, attivo sotto forma di gruppo già da inizio 2017: Bossuto aiuta il direttivo ed organizza, assieme agli altri ragazzi, eventi, raduni, incontri ed è il “mentore” dal punto di vista tecnico e meccanico.

Dalla sua, anche l’esperienza fatta proprio nel campo meccanico e motoristico, suo lavoro quotidiano, oltre all’enorme passione e alla gavetta fatta personalmente, nel garage di casa sua, durante le numerosissime giornate, fine settimana e serate spese sdraiato sotto le amate 106.
 
Andrea, a questo proposito, è riuscito in un’altra grande impresa, quella di realizzare un altro suo grande sogno: avere un’attività tutta sua, far diventare la sua passione anche una professione.
Difatti, da quasi un annoha dato vita alla BossAuto, una vera e propria officina, dove viene svolta l’attività di vendita di ricambi auto, di consulenza e consigli utili alla manutenzione e dove Andrea può prendersi cura delle sue vetture e di tutte quelle che gli vengono consegnate da amici e clienti, siano esse bisognose di semplici tagliandi di routine, oppure debbano subire importanti e completi restauri, come la bellissima Peugeot 106 Rallye rossa prima serie dell’amico Raimondo.Proprio questa vettura è stata protagonista di un’operazione di ripristino totale, durato un anno, che l’ha vista letteralmente risorgere dalle condizioni disastrose in cui versava al momento del suo arrivo presso la BossAuto, fino a diventare uno splendido esemplare completamente rivisto.
Una storia curiosa quella di questa 106: Raimondo ha conosciuto 106Rallye.it grazie a due filmati su YouTube, nei quali alcuni membri del direttivo comparivano davanti alle telecamere della trasmissione “Bobb Gear”, dopo aver portato in studio alcuni esemplari di Peugeot 106 per descriverne le pecularità di ognuno. Il ragazzo, affascinato da quanto visto e ascoltato e dal mondo di questa piccola vettura, che fino ad allora non conosceva, si è messo alla ricerca di un esemplare, trovandone uno appunto in condizioni non propriamente eccelse.

Successivamente, ha contattato il direttivo di 106Rallye.it e, parlando assieme a Bossuto, si sono decise le modalità di “affido” dell’auto e di restauro.In conclusione, facendo nuovamente un accenno alla BossAuto, si può quindi sostenere che, da “semplice” attività svolta nel garage e nel cortile di casa solo ed esclusivamente per l’amore e la passione nutriti per queste vetture, si sta arrivando ad un vero e proprio lavoro a tempo pieno: l’officina, ancora in allestimento, dispone già di due ponti per il sollevamento delle auto, di “caprette” per il sollevamento dei motori, di una sabbiatrice per le operazioni di sverniciatura profonda, di una spianatrice per le testate, di un sistema di diagnosi, di un trapano a colonna, di mole, di una pressa idraulica, di saldatrici e di tutta una serie di attrezzature tipiche per lo svolgimento di questo tipo di attività.
 
Altra grande passione, ovviamente, sono i rally. Al compimento dei 18 anni, non appena conseguita la patente di guida, Bossuto provvede immediatamente anche a fare la licenza, prima da navigatore (ruolo del suo iniziale debutto), poi anche da conduttore.

All’attivo, vanta oltre 30 gare.
All’inizio, Andrea debutta appunto sul sedile di destra, neanche a dirlo su una Peugeot 106 Rallye presa in affitto da un noleggiatore della zona, auto che corre ancora attualmente.
Successivamente, assieme al fratello, inizia a prepararsi “in casa” due vetture, in base ai regolamenti Gruppo A e Gruppo N, per poterle poi utilizzare e prendere parte a rally con lui, con la sua ragazza e con amici, per poi seguirle e gestirle in prima persona.
 
Questa competenza di carattere meccanico-sportivo viene anche trasferita su alcune auto di proprietà e di amici, andando, talvolta, ad apportare migliorie in termini di rendimento e di sicurezza alle vetturette del Leone Rampante, soprattutto su quelle prima serie, come l’adozione dell’impianto frenante a quattro dischi, oppure la sostituzione del propulsore con quello di cubatura maggiorata 1600cc.
Tornando al “motivo” iniziale che muove Andrea, da sempre, nelle sue scelte di vita professionale, c’è sempre “l’attrazione fatale” per queste macchine: come lui stesso ama raccontare, “è bello andare alla ricerca di automobili finite (nel senso di sfruttate fino alla fine, pronte ad esalare l’ultimo respiro) e farle rinascere, portarle a nuovo, come mamma Peugeot le ha fatte, piuttosto che trovarne di già fatte, pronte all’uso. Il gusto sta proprio nel portarle a casa, quasi irriconoscibili, smontarle tutte, reperirne i pezzi originali mancanti, sistemarne la meccanica, la carrozzeria, gli interni, apportando un restauro più o meno profondo, a seconda delle condizioni di ritrovamento della vettura. Il bello è la strada percorsa e la fatica fatta, per poi ottenere il risultato finale”.In conclusione, ad Andrea è stato chiesto se, arrivato a otto vetture Peugeot 106, si senta appagato, abbia raggiunto il suo “obiettivo” o manchi all’appello ancora qualche auto, prima di ritenersi completamente soddisfatto: “l’obiettivo è quasi completato, inizialmente il desiderio era quello di avere una Peugeot 106 Rallye prima serie per ogni colorazione (bianco, rosso e nero), e ci sono quasi riuscito. Mi manca la nera. L’auto preferita, tra quelle in mio possesso, è sicuramente la mia prima, la Peugeot 106 Rallye bianca,  completamente restaurata ed originale. E’ anche quella che, attualmente, uso meno e cerco di conservare e preservare il più possibile”.
Alla domanda “desidereresti completare la tua collezione con una versione 16 valvole del modello?”, Bossuto risponde deciso “no, al momento la versione a 16 valvole non rientra nei miei canoni, sono fedele alle versioni ad 8. Sicuramente, invece, un modello che avrei sempre desiderato avere nel mio garage era una Peugeot 205 Rallye o GTI. Da qualche mese ho “provveduto” anche ad esaudire questo sogno, portando a casa una versione Rallye prima serie, andando ad acquistarla fino in Calabria.
 

Una delle voci fuori dal coro in casa Bossuto, oltre alla Opel Corsa A Gsi e alla Renault Clio RS fase 1, è sicuramente la Renault 5 GT Turbo acquistata a Chivasso circa sei anni fa: anche su questa vettura, come sulla Peugeot 205 Rallye, Andrea sta provvedendo a “metter mano”, così da poterle riportare alle condizioni di originalità delle quali godevano non appena uscite dal concessionario qualche lustro fa.

Intervista a Donato Argese – 24 Dicembre 2019

Il periodo delle vacanze di Natale è sempre stato per me, in un certo qual modo, proficuo di idee: nel 2013, proprio la Vigilia di Natale, leggendo un numero della rivista Automobilismo d’Epoca, ho avuto la pensata, poi trasmessa e condivisa ai miei amici del futuro gruppo 106Rallye.it, di realizzare il servizio di maggio 2014, sulla medesima rivista, in occasione dei vent’anni del modello 106 Rallye.

Circa tre anni dopo, sempre nello stesso periodo e sempre assieme agli amici con cui condivido la passione automobilistica, abbiamo iniziato a gettare le basi per creare il nostro gruppo, nato ufficialmente a gennaio 2017 e presto club di modello per l’Italia.

Il 24 dicembre del 2019, invece, grazie alla segnalazione della mia socia Evelin, ho contattato Donato Argese, di Fasano (BR), per realizzare un’intervista virtuale al ragazzo pugliese molto attivo nell’ambito dell’automobilismo sportivo e legato a doppio filo al modello Peugeot 106.


Ciao Donato, presentati: dimmi chi sei, quando sei nato e dove abiti
Mi chiamo Donato Argese, sono nato e vivo a Fasano (BR) e sono del 1992.

Caspita, di Fasano: a Fasano fanno un’importante gara in salita, dove c’è sempre pieno di Racing Start, soprattutto Peugeot 106 (non resisto e lo interrompo subito)
E’ vero, hai ragione, la “Selva di Fasano”, io sono nato e cresciuto proprio qui. Ci sono sempre un sacco di iscritti e le 106 sono sempre tante!

Che lavoro fai Donato? Sei meccanico o pilota professionista, oppure sei solo un appassionato?
Sono un ragioniere e lavoro in un’autodemolizione. Ho iniziato a correre, per passione, nel 2011-2012: prima negli slalom, poi in salita e poi in pista, sempre e solo con la Peugeot 106 Rallye 1.3.
Personalmente, possiedo quattro auto da corsa, tutte 106 Rallye 1.3.

Come mai ti sei appassionato a questa vettura e quando?
A nove o dieci anni bazzicavo già l’officina di mio cugino, che è il mio preparatore attuale, ed ho iniziato ad avvicinarmi al modello, ho iniziato a rimanere affascinato da questa vettura, mi sono appassionato.
Piano piano inizio anche a metterci le mani.
Mi è capitato di provare anche altre vetture da corsa, sempre turismo, anche più performanti, ma sono sempre tornato sui miei passi, rimanendo fedele alla 106.
Amo questa vettura a trecentosessanta gradi, sia per i suoi pregi, sia per i suoi difetti: bisogna essere capaci di interpretare proprio questi ultimi, perchè proprio chi corre e riesce ad interpretare al meglio questa vettura, vince.
Conosco molti piloti che hanno iniziato a correre utilizzando proprio la 106 e, nel corso della loro carriera agonistica, sono passati di categoria, salendo di cilindrata, per poi tornare ad usare proprio la piccola 1.3.
Io, come già detto prima, corro per hobby, per passione, pur ottenendo anche importanti risultati, e, nel corso degli anni, ho creato una squadra corse, attorniandomi di amici e persone capaci dal punto di vista meccanico, che mi danno una mano all’interno di questo gruppo che si è pian piano formato.
Ormai conosciamo a memoria questa vettura e, oltre a quella che uso personalmente per correre, ne ho altre tre che metto a disposizione di chi vuole approcciarsi a questo mondo, essendo una vettura abbordabile anche economicamente e alla portata di tutti.
In questo modo, cerchiamo di avvicinare i giovani appena maggiorenni al motorsport, così da farli appassionare e magari distoglierli da altre tentazioni.

Complimenti Donato, davvero una bella iniziativa la tua, così da unire l’utile al dilettevole.
Tu segui le tue vetture in prima persona, sia dal punto di vista meccanico che logistico, o ti affidi a qualcuno?
Seguo personalmente le mie vetture, sia a livello meccanico (motore, cambio, ecc…), che a livello logistico, per gli spostamenti.
Mi faccio comunque aiutare da altri preparatori meccanici, elettronici e telaisti per le operazioni più complesse di messa a punto, ma posso dire che il novanta per cento delle operazioni sono svolte in autonomia dal sottoscritto.
Per raggiungere i “campi gara”, ho due vetture con le quali traino altrettanti rimorchi con le auto da corsa: mi accompagna sempre mio padre, al quale sono estremamente grato per l’enorme aiuto che mi dà in questa mia attività e passione.
Per la stagione 2020 stiamo definendo la partecipazione di una o due delle nostre vetture ad almeno tre o quattro gare del Trofeo Supercup, competizione che si svolge su più tappe in piste come Vallelunga, Adria, Magione, Varano.
L’obiettivo sicuramente non è quello di vincere la classifica assoluta, ma quello di partecipare a questa importante manifestazione, che ha un riscontro mediatico importante e si svolge su importanti circuiti nazionali ed internazionali, tentando di andare ad insidiare la classe 1300cc.

Parlami un po’ del “Trofeo del Levante”: com’è nato, quando è nato, che tipologia di vetture e piloti coinvolge?
Il “Trofeo del Levante” è nato dall’iniziativa di alcuni ragazzi pugliesi, “capitanati” da Ronni Guarini (che è anche un componente dell’Aci), guidati dalla Scuderia Epta Motorsport.
Dopo alcune riunioni nelle quali abbiamo discusso sulle modalità e le varie sfaccettature per poter riportare l’Autodromo del Levante di Binetto (BA) ai fasti di un tempo, ci siamo accordati per far partire questa nuova avventura e poter dare la possibilità a tutti di correre spendendo relativamente poco.
La prima edizione è stata, per così dire, di prova, senza titolazione; dal 2014 in poi, invece, il Trofeo è stato organizzato con l’ufficialità che ancor oggi mantiene, giunto ormai alla sua sesta edizione.
Ad ogni appuntamento, la manifestazione riscuote sempre maggior successo, richiamando moltissimi piloti, sia professionisti che non, che si sfidano in più gare, divise per classi e non in raggruppamento misto, che si svolgono tutte nel corso di un’unica giornata.

Ora non ti rubo altro tempo, considerando che è la Vigilia di Natale, hai appena terminato di lavorare e sei stato gentilissimo per aver concesso questa intervista.
Grazie ancora per la tua disponibilità, per la tua competenza, per la tua attività e progetti che, solo con la tanta passione che dimostri, si riescono a portare avanti!
A presto Donato!
Grazie a voi ragazzi, è stato davvero un piacere! Grazie per lo spazio che mi dedicate! A presto!

28° Salita del Costo (VI) – 5, 6, 7 aprile 2019

Nel fine settimana del 5/6/7 aprile è andata in scena la 28° edizione della “Salita del Costo”, la prima per il sottoscritto, valida per il TIVM Nord.
Quest’anno, difatti, ho deciso di prendere parte alla gara, così da provare a misurarmi anche al di fuori della Valcamonica.

La giornata di venerdì è stata caratterizzata dalla pioggia continua, che, assieme a quella dei giorni precedenti, ha bagnato pesantemente tutto il tracciato.

Sabato, nonostante non piovesse più ormai dal venerdì sera, le condizioni dell’asfalto non sono cambiate e la Direzione ha dichiarato “gara bagnata”.

Sulla mia Peugeot 106 Rallye ho montato le gomme semislick, con le quali ho sempre corso anche negli anni precedenti.
La scelta, seppur obbligata, non ha pagato, in quanto ho effettuato un testacoda al primo tornante, che mi ha fatto perdere molto tempo, e sono incappato in una toccata nel guard rail poco dopo: altro tempo perso e un po’ di danni alla fiancata sinistra della vettura.

Da metà manche al parco chiuso, la visibilità, oltretutto, è diventata scarsa, a causa di una forte nebbia causata dall’umidità.

Per la seconda manche, nonostante l’asfalto andava via via asciugandosi, non ho azzardato a montare le gomme slick nuove, sbagliando, a differenza invece dei miei avversari di classe. 
Ho mantenuto le semislick della mattina, che mi hanno portato ad effettuare un altro testacoda e a guidare, per tutta la prova, in “punta di dita”, come se mi muovessi sul sapone: una tenuta pessima e la sensazione di “galleggiamento” continuo hanno caratterizzato negativamente anche questo mio passaggio.

La domenica, invece, è stata maggiormente all’insegna dell’asciutto: ho deciso immediatamente di montare le gomme slick e, già dopo poche centinaia di metri, mi sono reso conto della tenuta ottima della vettura, niente a che vedere con le sensazioni negative percepite il giorno prima.

Peccato aver effettuato un solo passaggio la domenica, non avendo potuto prendere alcun riferimento il giorno prima, né a livello di gomme, né a livello di traiettorie.

Mi ritengo, in ogni caso, soddisfatto, nonostante il tempo cronometrato non sia stato dei migliori.
Per poco più di tre secondi ho mancato il terzo posto.
Mi sono comunque divertito, ho corso, ho portato al traguardo la macchina quasi intatta.

Il mio obiettivo, come sempre, è quello di prender parte alle gare e, di volta in volta, migliorare le mie prestazioni precedenti. E poi, ovviamente, se ci scappa anche il piazzamento, non lo si rifiuta.

Tutto sommato, quindi, un fine settimana positivo, con la giornata di domenica che è riuscita a ribaltare le sorti iniziali e a farmi ripartire verso casa con il sorriso sulle labbra.

Un grazie di cuore ad Alessandro Leidi e a suo zio Angelo Franzoni della EFFELLE che, la domenica mattina, mi hanno raggiunto ed assistito.
Fantastici, come sempre!

Un grazie agli amici che sono passati per un saluto e per fare quattro chiacchiere, anche da lontano, facendosi parecchi chilometri.
Un gesto molto apprezzato! 
Così come a quelli che avrebbero voluto essere presenti, ma non hanno potuto, e mi hanno espresso comunque la loro vicinanza.

Ed infine, non per ordine di importanza, un ringraziamento particolare ai miei nuovi amici aquilani Massimiliano Angelucci, suo figlio Leonardo che ha corso nella mia stessa classe con una bellissima Peugeot 106 Rallye 16V nera, arrivando secondo di classe, e alla sua ragazza Martina.
Un’altra bellissima nota positiva di tutto il fine settimana!

Di seguito,  il camera car della manche della domenica e alcune immagini del fine settimana.