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Raduno d’Autunno, 17 novembre 2024

Il 106 Rallye Club Italia, con il coinvolgimento delle Sezioni Lombardia e Piemonte, ha organizzato, per la giornata di domenica 17 novembre, il “Raduno d’Autunno”, ottima occasione di ritrovo per tutti gli iscritti delle due regioni e anche per coloro i quali avessero voluto raggiungere il resto della comitiva anche da più lontano.

L’evento, aperto anche ai possessori di Peugeot 106 sportive non soci del Club, ha visto la presenza di diciannove vetture, un numero importante, in considerazione del fatto che si trattava di un incontro interregionale.

Presenti tre “intruse” d’eccezione: una Peugeot 205 Rallye, una Peugeot 205 1.9 GTi e una Peugeot 206 RC, che si sono assolutamente ben mescolate alla schiera di Peugeot 106 Rallye prima e seconda serie, Peugeot 106 Sport e Peugeot 106 GTi.

Il punto di incontro, fissato nel comune di San Maurizio d’Opaglio, è stato raggiunto abbastanza agevolmente da tutti i partecipanti, i quali hanno parcheggiato le vetture e sono stati accolti da una colazione a base di cioccolata calda, biscotti, panettone e frutta di stagione.

Dopo una mezz’ora passata a chiacchierare e a fare la conoscenza dei nuovi arrivati, la comitiva ha preso il via ed ha iniziato il raduno dinamico attraverso le strade ed i comuni che ospitano annualmente le prove speciali del “Rally del Rubinetto”, competizione rinomata che va in scena da alcuni decenni proprio in quella zona.

Paesaggi e panorami mozzafiato, attraverso le campagne, le colline e le montagne al confine tra Piemonte e Lombardia, fino al raggiungimento della meta finale, il Mottarone, dove il gruppo ha potuto pranzare al “Bar Alp” con prodotti tipici e regionali.
 
Molta soddisfazione da parte dei partecipanti, che hanno potuto godere della compagnia, della passione per queste vetture e di una giornata il cui meteo è stato a dir poco favoloso.
 
Di seguito, alcune immagini dell’evento:

3° Raduno Nazionale 106Rallye Club Italia, 21-22 settembre 2024

Per il 3° Raduno Nazionale del 106 Rallye Club Italia il programma ha previsto una due giorni tra Umbria e Toscana.
In collaborazione con il Club Storico Peugeot Citroen DS, la giornata del sabato ha offerto ai partecipanti i due lati della stessa medaglia, forgiata dalla passione che accomuna i proprietari delle vetture presenti, più o meno “datate”: alcuni soci han infatti goduto del nastro d’asfalto dell’Autodromo di Magione per l’intera giornata, dove han potuto far scatenare le proprie “belve” tra allunghi, curve e cordoli.
Il resto del gruppo, invece, si è spostato a Castiglione del Lago, sul Trasimeno, dove è stato possibile effettuare una visita guidata a Palazzo della Corgna.
Alle 17.00, tutti nuovamente in autodromo per un aperitivo, in attesa poi di andare insieme, più tardi, al ristorante “Al Battibecco”, il locale scelto dall’organizzazione per la cena.

La domenica i soci del 106 Rallye Club Italia, di buon’ora, sono partiti dall’Umbria, in direzione Arezzo, passando per le strade interne che collegano le due regioni.
Dopo una prima tappa forzata a Cortona, a causa di un guasto meccanico occorso ad uno dei soci, la comitiva è ripartita, fermandosi nei pressi di Castiglione Fiorentino, per una merenda “improvvisata”, molto gradita dai partecipanti.
Proseguendo, il gruppo è arrivato ad Arezzo, dove ha posizionato le vetture in Piazza della Libertà, davanti alla scalinata della Cattedrale dei Santi Pietro e Donato.
Dopo una rapida visita del centro storico, è arrivata l’ora del pranzo, successivamente al quale la due giorni si è conclusa con la visita al Museo dell’Oro.

Come sempre, il Direttivo del Club ringrazia i soci arrivati da svariate parti della penisola per la partecipazione e per tenere sempre alta la “bandiera” che porta i colori della Peugeot 106 Rallye.

2° Raduno Nazionale 106Rallye Club Italia, 30 settembre-1° ottobre 2023

Grande successo quello riscosso dalla seconda edizione del Raduno Nazionale annuale organizzato dal nostro club nel weekend del 30 settembre – 1 ottobre 2023 , che ha visto la partecipazione di più di 20 vetture presenti da tutta Italia e più di 40 persone. 
Questa volta sono stati scelti, quale palcoscenico, i colli piacentini, terra di ottimi salumi, vini, e belle strade.
Arrivati alla spicciolata il sabato mattina, i partecipanti iscritti all’evento hanno raggiunto il Salumificio La Rocca, punto di incontro prestabilito, dove, con un’ottima degustazione dei prodotti tipici locali, si è dato il via alle danze enogastronomicomotoristiche.
Successivamente, la comitiva si è spostata al vicino e bellissimo borgo di Castell’Arquato, dove ha potuto rilassarsi prima dell’inizio del giro automobilistico, a cavallo tra la Val d’Arda e la Val Nure.
Gli equipaggi hanno visitato liberamente il borgo, potendo godere scorci e monumenti stupendi, come solo in Italia accade. Dopo un paio di soste per sgranchirsi le gambe e per scattare qualche fotografia, il gruppo ha raggiunto la Piazza Colombo a Bettola, dove ha potuto schierare comodamente le vetture per immortalarle ancora una volta.
Ultima tappa del sabato è stata la visita al borgo di Grazzano Visconti, prima della cena all’Agriturismo A.M.A. di Vigolzone.
Unico neo della giornata un guasto meccanico ad una delle auto con un problema al radiatore, problema che è stato tamponato da alcuni soci del club, così da riuscire a far tornare la vettura a casa sulle sue ruote, ma senza impegnarla nel prosieguo del giro e in quello della domenica.
Anche in questo caso lo spirito di gruppo ha prevalso e, grazie a questo e al reciproco aiuto, l’equipaggio non si è perso né la cena del sabato che il pranzo della domenica. 
La domenica mattina, di buon’ora,  la carovana è ripartita, attraversando la Val Nure e la Val Trebbia, a cavallo tra Emilia Romagna e Lombardia, affrontando i Passi del Cerro, del Penice, Scaparina e del Brallo.
Lungo il percorso i partecipanti sono stati accolti da una piacevole sorpresa organizzata dal responsabile della Sezione Emilia-Romagna Alessandro Sartori che, con la collaborazione di un gruppo di amici, ha preparato uno striscione con il logo del club sul prato della “curva del ciliegio”, in località Vidonico, dove loro stessi assistevano ai passaggi della auto da corsa nella Prova Speciale “Passo del Cerro”, in occasione del Rally delle Valli Piacentine.
Dopo la sosta di ringraziamento e qualche fotografia, si è ripartiti fino al Passo del Penice, dove, nell’ampio piazzale, sono state schierate tutte le vetture a semicerchio ed immortalate nelle rispettive colorazioni.
Ripartiti, la tappa si è conclusa a Marsaglia, al Ristorante Albergo Due Valli, dove si è conclusa la magnifica due giorni con un altrettanto stupendo ed abbondante pranzo.
 
Le vetturette della casa del Leone Rampante sono state protagoniste lungo le strade e nei paesi, suscitando curiosità tra i passanti e abitanti che in ogni paese attraversato non hanno resistito dal tirare fuori il cellulare per immortalare con foto e video il passaggio della chiassosa e colorata comitiva. 
 

Il ringraziamento, ancora una volta, va a tutti i soci che han preso parte al Raduno Nazionale, che ad ogni occasione danno motivo a tutto il Direttivo del Club di impegnarsi sempre maggiormente, cercando di migliorare, di volta in volta, per ridurre al minimo gli errori, con l’obiettivo di soddisfare i partecipanti e permettere l’utilizzo, in compagnia, di queste vetturette nel loro habitat naturale: le curve e i passi di montagna.

1° Raduno Nazionale 106Rallye Club Italia, 23/24/25 settembre 2022

Primo Raduno Nazionale del 106Rallye Club Italia, organizzato in Toscana, patria del buon vino e terra ricca di stupendi paesaggi, a far da cornice ad oltre venti 106 scatenate, che si sono divincolate tra le strade tortuose della regione, incuranti del maltempo che ha funestato per gran parte il fine settimana.

L’invito del Club è stato raccolto da ventitré soci e relative famiglie, incluso il direttivo e Vittorio Imbriani, segretario del Club Storico Peugeot, i quali hanno puntato il muso delle loro vetturette in direzione San Gimignano e dintorni.

Proprio nel paese in provincia di Siena si è svolta la prima parte della giornata del sabato.
Il tutto è iniziato con la visita alla Galerie Peugeot, il museo dedicato alle auto del marchio e gestito dal suo fondatore Daniele Bellucci, nonché consigliere del Club Storico Peugeot.
All’interno della struttura è presente una raccolta di importanti modelli storici costruiti dalla casa automobilistica d’oltralpe nel corso degli anni, disposti in ordine abbastanza cronologico, così da seguire l’itinerario e la spiegazione di Bellucci, calandosi in una sorta di macchina del tempo.
Sicuramente, la vettura maggiormente presa d’assalto dai ragazzi del club è stata la 306 Maxi, decisamente l’automobile più vicina alla filosofia e alla passione dei partecipanti.

 

Dopo la visita al museo, Daniele Bellucci ha “portato a spasso” i ragazzi del club sulla strada panoramica, abitualmente utilizzata in occasione delle presentazioni giornalistiche delle vetture della casa del leone.
Il pomeriggio è stato lasciato libero, cosicché ognuno potesse visitare i dintorni in totale autonomia.

 
La sera, tutta la comitiva si è nuovamente radunata per un aperitivo e successiva cena.
 

La domenica mattina, il gruppo si è mosso verso sud, direzione Pitigliano. Lungo la strada, panoramica e molto invitante nella percorrenza, grazie alla sua tortuosità, si è approfittato per scattare qualche fotografia.

 

Una volta raggiunto il borgo della provincia grossetana, i partecipanti hanno potuto trascorrere circa un’ora in autonomia, prima di dirigersi al vicino agriturismo, per il pranzo finale.

 

Tirando le somme, sicuramente un bellissimo fine settimana, all’insegna della passione per le automobili (quelle vere, dotate di motore termico) e sicuramente l’occasione per conoscere nuovi amici e potersi incontrare nuovamente con gli amici di sempre.

Il casco

Un’altra mia grande passione riguarda i caschi.

Mi trovo, spessissimo, a guardare su riviste o in rete foto di piloti, in particolar modo quelli di Formula Uno degli anni settanta, ottanta e novanta, ed osservare attentamente le livree e i colori scelti per dipingere i loro copricapi. Tra quelli più emblematici e caratteristici, a mio modo di vedere, ci sono quelli di Gilles Villeneuve, Ayrton Senna, Alain Prost, Nigel Mansell, Michael Schumacher, Riccardo Patrese, solo per citarne alcuni.
Caschi riconoscibili in mezzo ad altri cento, grazie alle grafiche chiare, costituite da colori pastello e linee nette.

A mio modo di vedere, il casco è l’elemento distintivo di ogni pilota, il suo biglietto da visita, l’elmo del guerriero, e deve necessariamente essere originale, proprio, diverso dagli altri, riconducibile solo ed esclusivamente a chi lo indossa, emblematico.
Quasi tutti i piloti citati sopra, così come moltissimi altri loro colleghi del passato, hanno scelto una determinata colorazione che li rappresentasse e l’hanno mantenuta per tutta la loro carriera, come una bandiera, un vessillo legato a doppio filo al loro nome e cognome.
Oggigiorno, purtroppo, si è persa questa tradizione: si vedono, infatti, calotte completamente variopinte con grafiche confuse, dalle linee astratte e colorazioni improbabili, spesso dettate dal patrocinatore.

La gestazione per la creazione del mio casco è stata molto lunga ed è durata anni.
Durante i primissimi periodi nei quali mi sono approcciato all’automobilismo sportivo, ho iniziato a meditare su quale modello di elmetto scegliere: non uno qualsiasi, ma uno dalla forma che mi esaltasse, che mi ricordasse le gesta dei piloti di qualche anno fa.
Ho quindi optato per il modello XFM1 Classic, che l’azienda americana Bell aveva riproposto in quel periodo, replica con gli aggiornamenti di sicurezza odierni dei caschi utilizzati dalla metà degli anni ottanta ai primi anni novanta da molti piloti di Formula Uno.
Dal disegno pulito, con la sua apertura frontale rastremata, incarna, nel mio immaginario, l’emblema del pilota “cavaliere del rischio” di quegli anni.

Dal 2014, anno in cui ho iniziato a correre, fino alla fine del 2020, ho mantenuto il casco vergine, adottando solo una fascia parasole sulla visiera e disegnando, con dei nastri colorati, una bozza di quello che sarebbe diventato poi il motivo principale della livrea.

 

Ad inizio 2021, avendo abbandonato l’idea di realizzare la grafica sfruttando le tinte del tricolore italiano, ho optato per il colore blu, il mio preferito, con bordatura rossa, alternando il tutto al bianco originale della calotta: entrambe le tinte sono state scelte in tonalità scura, nel tentativo di donare al casco una veste sportiva e, allo stesso tempo, elegante, avvicinandomi il più possibile ai colori usati da Nigel Mansell nel corso della sua carriera.

 

Il disegno posteriore, che si sviluppa verso il basso, era già stato abbozzato qualche anno fa sui disegni di prova che effettuavo, nella continua ricerca del motivo definitivo.
Ad esso, ho “incrociato” altre fasce orizzontali, due delle quali si “spezzano” verso il basso, proseguendo verso la parte anteriore, contornate da filetti bianchi e rosso porpora.

 

Per la parte superiore della calotta, dove, in un primo momento, era prevista una grafica che riconducesse alla bandiera a scacchi, ho optato successivamente per un disegno del tutto originale, ispiratomi, di getto, dalla trama del copripiumino del mio letto: ho fatto quindi aerografare questa porzione in modo asimmetrico, con una metà completamente blu e, l’altra metà, a righe irregolari bianche e blu, quasi copiando, involontariamente, la sequenza di un codice a barre.

 

Molto soddisfatto del risultato finale, considerandolo degno delle grafiche anni ottanta e prima metà dei novanta, ho utilizzato il casco, durante le manifestazioni a cui ho preso parte nel 2021, con la sola fascia parasole blu che già avevo adottato negli anni precedenti.

 

Per la stagione 2022, invece, ho sostituito la stessa con una bianca, arrecante la scritta e i loghi “Peugeot Sport”. Nella parte inferiore della fascia trasparente di policarbonato ho aggiunto il logo con la scritta bianca che rimanda al mio sito internet.
Sopra la visiera, nella parte frontale, ho aggiunto un adesivo della A2P Arredamenti, mio sponsor, mentre, ai lati del casco, il logo della EFFELLE Motorsport e quello del 106Rallye Club Italia, oltre al mio nome e cognome nella parte inferiore.